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A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell’inverno 2014 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all’opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento (500 caratteri) con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l’occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all’elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un’idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

LOG HORIZON

Serie da 25 episodi, tratta da light novel (in corso)
Finale: NO (annunciata seconda serie)
Genere: Fantascienza, fantasy, strategico

I giocatori di Elder Tale, famoso MMORPG rimangono intrappolati nel gioco al momento del rilascio della nuova espansione. Impossibilitati a tornare o a contattare casa e anche a morire, dato che in caso di morte si ritrovano completamente rigenerati alla capitale, i giocatori si rassegnano ben presto alla loro nuova quotidianità. Se un incipit del genere sembra piuttosto abusato in animazione, lo svolgimento però è del tutto diverso da titoli simili. Certo i combattimenti non mancano, ma i problemi che i protagonisti si trovano ad affrontare sono soprattutto di organizzazione sociale. E così, lo spettatore scopre man mano le regole del mondo e come i protagonisti si adoperino per dare un ordine alla società o per trattare con i personaggi non giocanti che appaiono del tutto indistinguibili dagli “avventurieri”. In definitiva Log Horizon non si concentra tanto sulla ricerca di un ritorno alla realtà, quando sul far diventare reale quella che per un classico giocatore è una “second life”. E ognuno sceglierà di giocare nel modo che più gli si addice: dal protagonista Shiroe che pianifica strategie diplomatiche, economiche o militari, a personaggi che preferiscono la vita della gilda fino ai combattenti puri. Tutto questo, insieme a un’ambientazione ben curata tra gilde, classi primarie e secondarie, sistema di magie e combattimenti, riesce a fare la felicità di giocatori di ruolo e anche semplici appassionati di fantasy.

Slanzard: I giapponesi hanno evidenti difficoltà nel gestire personaggi intelligenti e razionali, troppo spesso relegati a nemici psicopatici o costretti nel ruolo del figo stronzo che se la tira come fosse l’imperatore in persona; oppure, se buoni, possono al massimo ambire al ruolo di aiutante, di spalla del ben più idiota protagonista. La scelta di Shiroe come protagonista, dunque, è una boccata d’aria fresca nonchè tra le principali cause del mio apprezzamento verso l’opera.
Voto: 8/10

Zelgadis: Era dai tempi di Slayers che un fantasy anime non mi appassionava così tanto. Un anime che basa la sua forza sull’ambientazione e sui personaggi e che a parte un paio di episodi di stanca, lascia sempre con la voglia di vedere il seguito. Poca azione un po’ come in .hack//sign che però riesce a superare in tutti gli aspetti (musiche a parte). Un anime per veri appassionati di RPG.
Voto: 8/10

Hachiko94: Un normale pensiero quello di associarlo a SAO, il bello è che non ha niente a che fare con quel titolo e gli è nettamente superiore. Da ex giocatrice di MMORPG questo anime mi ha fatto venire in mente i giorni in cui passavo il tempo tra un gioco e l’altro, è fatto apposta per gli appassionati del genere. La grafica non sarà il massimo, la storia potrà pure perdersi un po’, ma tiene incollati allo schermo dall’inizio alla fine anche grazie ai personaggi, che sono il punto forte della serie.
Voto: 8/10

ReiRan->–@: Anime dalla buona intessitura che dipana la trama aggiungendo sempre nuove, interessanti, nonché logiche spiegazioni, del resto il protagonista è un gran stratega e macchinatore! Le atmosfere sono molto lontane da SAO, più mature, anche i protagonisti sono per lo più maggiorenni. Tra colpi di scena, azione, magia e immancabile comicità, non ci si annoia mai e si viene sempre più risucchiati nel “data base”! Consigliato anche a chi non è appassionato di videogiochi, come me.
Voto: 8/10

Melany: Ho apprezzato in particolare le strategie adottate nelle battaglie, il modo in cui si risolvono senza esagerare né banalizzarne i passaggi. Tutto si basa sulla logica con soluzioni inaspettate. Lodevoli anche i colpi si scena. Le scene d’azione sono poche, ma quelle che si vedono bastano per valutare le potenzialità del titolo.
Voto: 8/10

Gordy: Una serie capace di trattare in modo originale un’idea di base che non lo è per nulla. Log Horizon non punta sulla drammaticità o la spettacolarità tecnica, ma è attento ai suoi personaggi tutti convincenti, validi e ben caratterizzati, e lo stesso vale per il mondo di gioco ben strutturato e dove nulla viene lasciato al caso.
Voto: 8/10

Ironic74: Ok niente di nuovo in quanto a trama ma non bisogna pensare che questo sia un clone di Sao. Il protagonista è un nerd che usa il cervello e finalmente si vede un titolo dove la strategia e la tattica fanno la parte del leone invece delle solite mazzate a volte fini a se stesse. I personaggi poi risultano tutti piuttosto piacevoli e fanno sorvolare riguardo al comparto grafico che, bisogna ammetterlo, è piuttosto carente. Una serie insomma che sa intrattenere.
Voto: 7,5/10

sintetico82: Anche se in un primo momento l’accostamento a SAO è inevitabile devo dire che se ne distacca molto da quest’ultimo. Lo consiglio a chi ama le storie fitte di misteri e strategie.

Voto: 7,5/10

Tacchan: Dopo un inizio un po’ debole, Log Horizon ingrana e propone un’ambientazione che mi piacerebbe trasporre in un RPG cartaceo, con alcune inaspettate digressioni economiche e politiche, che ho decisamente apprezzato. Sfortunatamente, verso la fine, scema nel banale e nel cazzeggio, con una serie di episodi poco lontani da meri filler, visto la debolezza della trama narrata. Qualcosa di più poteva anche essere fatto a livello di personaggi, ciò nonostante seguirò con piacere la seconda serie.
Voto: 7/10

Swordman: Un’esperienza visiva traumatizzante come neanche Bakemonogatari aveva saputo fare. Il primo arco narrativo ha offerto solo noia, povertà di spunti e una buona dose di sonno. Ne salvo solo il gingle degli Eyecatch che mi ha ricordato un vecchio Shining per il Sega Saturn. Capisco dunque perché in Giappone siano a momenti i produttori a pagare gli appassionati per smerciare i BD/DVD. Sopravvalutato e anche molto.
Voto: 4/10

UCHU KYODAI

Serie da 99 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Fantascienza, slice of life

Fedele trasposizione dell’omonimo seinen manga, Uchu kyodai racconta la storia di due fratelli, Hibito e Mutta Nanba, che hanno un sogno che coltivano sin da piccoli: divenire astronauti e poter andare sulla Luna.
Mutta ha sempre sentito la necessità, da bravo fratello maggiore, di dover stare un passo avanti rispetto a Hibito, così da essere per lui un esempio da seguire.
Passano gli anni e le cose vanno in modo molto differente da come i due si erano immaginati: Hibito è ora un astronauta a tutti gli effetti ed è pronto per divenire il primo giapponese sulla Luna, mentre Mutta, divenuto ingegnere meccanico, è appena stato licenziato da un’azienda automobilistica dove lavorava come designer e si ritrova ora, ultra trentenne e senza un lavoro, a dover ricominciare tutto da capo.
Che sia forse l’occasione giusta per provare a realizzare il suo sogno, anche se adesso sarà lui a dover inseguire il fratello?
Uchu Kyodai è una commedia in cui il tema spaziale è solo l’occasione giusta per parlare di uomini, dei loro sogni, speranze, paure e in generale delle loro emozioni. È un’opera piena di gag divertenti ma anche di momenti drammatici, che punta molto sui suoi personaggi e le loro emozioni e, probabilmente, se parlasse di due ragazzi che sognano di diventare attori famosi, piuttosto che di andare sulla Luna, il risultato sarebbe stato lo stesso, o quasi.

ReiRan->–@: Chi di voi non ha mai sognato di fare l’astronauta? I fratelli Nanba dedicano la loro vista alla realizzazione di questo sogno e al raggiungimento di sempre nuove frontiere: Spazio, Luna, Marte… E nel perseguire l’impossibile, i due si imbatteranno in una serie di grandi personaggi, il forte di questo anime è infatti la verità e la caratterizzazione dei comprimari, capaci di aggiungere sempre nuovi ed interessanti spunti alla narrazione. Come bambini si rimane coinvolti ed affascainti.
Voto: 9/10

Gordy: Trasposizione fedele di uno tra i seinen più belli degli ultimi anni. Uchu Kyodai è un anime appassionante in cui le emozioni dei vari protagonisti son capaci coinvolgerci tanto che a guardarlo ci si scopre amanti dello spazio, e quasi si riesce a condividere il loro sogno. L’umanità dei suoi personaggi e la loro caratterizzazione perfetta, permettono al lettore di sentirsi parte della storia, di vivere le loro emozioni, di gioire dei loro successi e di soffrire dei loro drammi.
Voto: 9/10

Slanzard: Lontano dalle atmosfere intimiste e filosofiche di titoli come Planetes, Uchu kyodai non ci parla in realtà dello spazio, bensì degli uomini che con esso hanno a che fare, le motivazioni che li spingono ad impegnarsi, i loro sogni, speranze, dubbi, incertezze ma anche le loro idiosincrasie e le loro demenzialità quotidiane. Un anime di indubbio pregio, che risente tuttavia di una trasposizione non ottimale che lo pone un gradino sotto al manga originale.
Voto: 8/10

Zelgadis: Una serie che parla dei sogni dell’umanità, di aspirazioni e di speranza. Un protagonista credibile, divertente e coinvolgente. Basterà poco allo spettatore per passare dalla sua parte ed appassionarsi a quelli che in teoria dovrebbero essere noiosissimi esami e sfide proposte dal mondo del lavoro. Nel finale la serie paga un lieve calo narrativo e il fatto di rimanere incompiuta (il manga è ancora in corso), ma rimane consigliatissima.
Voto: 7,5/10

SILVER SPOON 2

Serie da 11 episodi, tratta da manga (in corso)
Sequel di Silver Spoon, Finale: NO
Genere: Slice of life

Vi siete mai chiesti come sia frequentare un istituto agrario del Giappone? Allora Silver Spoon fa per voi!
Silver Spoon nasce dalla mente della stessa autrice di Fullmetal Alchemist, Hiromu Arakawa, la quale ha preso spunto dalla sua infanzia vissuta in una fattoria dell’Hokkaido per scrivere la storia.
In questa seconda parte si conoscerà meglio il protagonista e il motivo che si cela dietro al suo comportamento di lasciare la città per andare in una scuola agraria sperduta in campagna, la sua famiglia, i problemi che possono colpire i piccoli agricoltori giapponesi e i sogni di giovani che si infrangono a causa del lavoro della famiglia.
Anche in questa seconda parte della storia non mancheranno situazioni difficili che metteranno a dura prova sia Hachiken che i suoi amici né le gag e le scene comiche che caratterizzano l’anime e i manga dell’autrice.
Uno slice of life che oltre a raccontare la vita di Hachiken insegna cosa è importante nella vita, come andare avanti anche quando il destino ti è avverso e nessuno crede in te e in quello che fai.

Slanzard: Dopo un inizio sottotono, causa l’assenza di episodi realmente significativi, SS2 abbandona in parte l’autoconclusività degli episodi per introdurci all’arco narrativo più maturo finora narrato. L’atmosfera perde molto della sua leggerezza per toccare temi pesanti e profondi, spingendo il lettore alla riflessione e alla riconsiderazione di molte delle certezze finora presentate. Il tutto mentre si approfondiscono la psicologia di Hachiken e il suo rapporto con Mikage.
Voto: 8,5/10

Arashi84: Anche in questa serie Hachiken e co. ci mostrano quanto sia dura la vita di campagna e quanti sforzi e sacrifici richieda. Stavolta però, a tutto ciò si accostano momenti più maturi e profondi, quali l’incertezza per il futuro, l’incontro-scontro con le famiglie e la dura realtà del fallimento economico. Silver Spoon riesce per la seconda volta ad emozionare e divertire con garbo, permettendo ai suoi spettatori di amare ancora di più Hachiken e tutto l’istituto Oezo.
Voto: 8,5/10

Hachiko94: Avendo amato la prima serie e amando il manga, ho adorato anche questa seconda parte dell’anime. Sono riusciti a trasmettere attraverso Hachiken quanto sia dura non solo la vita di campagna, ma anche la vita stessa di un adolescente alla prese con il proprio futuro, specie se è già segnato dal lavoro dei genitori: non vedo l’ora di sapere se Mikage esaudirà il suo sogno e se Hachiken ne troverà uno suo, di sogno. Sono questi gli anime da vedere ed apprezzare.
Voto: 8/10

ReiRan->–@: La II serie di Silver Spoon è la naturale evoluzione della I, le amicizie si approfondiscono, certi sentimenti si svelano, alcuni nodi vengono al pettine. Se avete gradito la I vi piacerà anche o forse più la II! Qui vediamo un Hugo cresciuto e maturato, forte di nuove esperienze e amicizie è in grado di fronteggiare nuovi e vecchi problemi. Saranno nuovamente immancabili e costanti le incursioni nella vita agricola dei protagonisti, con varii episodi simpatici e puntualmente realistici.
Voto: 8/10

Mirkosp: Partita un po’ in sordina, questa seconda stagione di Silver Spoon ingrana bene nella seconda metà. L’evoluzione di Hachiken e di Mikage è apprezzabile, sia come individui a sé stanti sia nel loro rapporto, mentre avrei preferito fosse trattato un po’ più approfonditamente Komaba. Gli altri personaggi purtroppo si ritrovano semplicemente a fare da contorno, talvolta sembrando semplicemente persone “nel posto giusto al momento giusto” per aiutare i protagonisti.
Voto: 8/10

Ironic74: Mantenuti i buoni standard qualitativi della prima serie: i personaggi principali vengono approfonditi e i temi verso il finale si fanno molto più seri. Ottimo e davvero spassoso il corollario di personaggi di contorno. Un must per gli amanti degli slice of life.

Voto: 7,5/10

Kary89: Si chiude in bellezza, e momentaneamente, l’anime a tema agreste tratto dal bel manga di Hiromu Arakawa. Dopo un iniziopoco coinvolgente si innesca un secondo arco incentrato sui sogni, su come sia faticoso inseguirli e su perchè, come nella vita reale, a volte possano fallire. Spiace per il comparto tecnico mediocre e per quei personaggi che, più che restare sullo sfondo, sono stati oscurati dai protagonisti.
Voto: 7,5/10

NORAGAMI

Serie da 12 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Azione, soprannaturale

Yato è un dio impopolare e disassato, che pur di racimolare qualcosa per realizzare il suo sogno di avere un proprio santuario, cerca e accetta ogni tipo di lavoro che gli umani chiedono attraverso le loro preghiere; tutto al costo di soli 5 yen. Come ogni avventura che si rispetti, il protagonista ha bisogno di validi compagni al suo fianco. Riuscirà dunque a diventare la divinità più ricca e venerata da tutti?
Le vicende di prendono piede quando Hiyori, un’ordinaria studentessa liceale, ignara dello status del protagonista, lo salva mentre stava per essere investito da un autobus. L’incidente le causa un’anomalia spirituale che la divide tra il mondo dei vivi e quello dei morti, così per poter ritornare alla normalità decide di seguire le gesta di colui che dovrebbe esaudire il suo desiderio.
Vedremo come Yato, con l’aiuto del suo strumento divino di nome Yukine, affronterà i pericolosi demoni che si aggirano per la città, responsabili dei mali maggiori di questo pianeta e dei loro abitanti.

Arashi84: La prima cosa che salta all’occhio è la presenza scenica del Dio Yato, immediatamente dopo ci si accorge del bel comparto tecnico, subito dopo si passa ad amare Yato, Hiyorin, Yukine e il loro essere una vera famiglia. Noragami mette insieme divertimento e dramma, con risultati intensi e soddisfacenti su entrambi i fronti. Finale inventato ma va bene, anche se non ci sarà mai una seconda serie vale la pena godersi questa. Un’inaspettata sorpresa.
Voto: 8/10

Hachiko94: L’ho adorato, pensavo fosse un anime come gli altri e invece è entrato subito tra i miei preferiti e non vedo l’ora di sapere come continua la storia! I tre personaggi principali li adorati tantissimo, da Yato e le sue mille gag al limite del demenziale (vedere OAV), il tenero Yukine, la dolce Hiyori e la fuori di testa Kofuku. Non sarà una serie chissà quanto originale (un po’ mi ha ricordato Soul Eater) eppure si fa amare con il suo mix di gag e azione.
Voto: 8/10

ReiRan->–@: Opera leggera che mischia sapientemente caratteristiche ed emozioni contrastanti: azione e atmosfere tranquille, comicità e drammaticità, amore e rancore, vita quotidiana e soprannaturale. Conosciamo un gruppo di dei strampalati e simpatici dei, che sanno essere letali e spietati all’occorrenza, attraverso una normale ragazza, la quale suo malgrado viene coinvolta in vicende non proprio terrene. Il tutto è impreziosito da una buona grafica e da un’ottima colonna sonora.
Voto: 8/10

Melany: Ottimo mix tra comicità e dramma che rende la visione sempre godibile e mai noiosa o pesante. Si hanno gag ben riuscite alternate a dei momenti estremamente toccanti. Sviluppi interessanti per quanto riguarda la storia con un finale appagante. La serie è piacevole nonostante non spicca per l’originalità, merito anche del buon cast di personaggi, nonché dell’eccellente comparto tecnico e sonoro.
Voto: 8/10

sintetico82: Questo anime è stato una piacevole sorpresa. Ho adorato fin da subito i tre protagonisti della serie. Devo dire che alcuni pasaggi sono un po “”veloci”" all’interno della storia ma tutto sommato si guarda con piacere intrattenendo con un alternarsi di nobili sentimenti ed azione.

Voto: 7,5/10

Gordy: Noragami è uno di quegli anime che ci fa capire come si possa realizzare qualcosa di buono senza doversi per forza inventare nulla di nuovo. Personaggi ottimamente caratterizzati, un giusto equilibrio tra i momenti drammatici ed emotivamente intensi, e quelli più scanzonati o addirittura esilaranti, sono le carte vincenti di questa serie che mi ha piacevolmente sorpreso.
Voto: 7,5/10

Slanzard: Un titolo gradevole, con una storia canonica ma tutto sommato efficace e un buon comparto visivo. I personaggi sono abbastanza banali, sia nelle varie gag comiche (fortunatamente mai eccessive come nell’OVA) che nei momenti drammatici a tratti forzati (Yukine è ridicolo, ma anche il comportamento del bullo nell’episodio a scuola non è per nulla convincente). Insomma, si lascia guardare e presenta potenzialità di miglioramento, ma la stagione ha regalato di meglio.
Voto: 6,5/10

MAGI – THE KINGDOM OF MAGIC

Serie da 25 episodi, tratta da manga (in corso)
Sequel di Magi – The Labyrinth of Magic, Finale: NO
Genere: Avventura, fantasy

A non molta distanza dalla prima serie, Magi torna alla carica con una seconda stagione, il cui sottotitolo, “The Kingdom of Magic”, lascia intuire l’elemento primario su cui si poggia la nuova saga.
Abbandonate le vesti dell’avventuriero esploratore di Dungeon, il piccolo Aladdin si separa dagli amici per intraprendere una nuova strada, quella che lo condurrà a Magnostadt, paese in cui inizierà un duro percorso di studio delle arti magiche.
Questa nuova serie abbandona in parte le atmosfere avventurose della stagione precedente: il trio di protagonisti (Aladdin, Alibabà e Morgiana) si sgretola momentaneamente, poiché ognuno di loro intraprende la propria strada per crescere, diventare più forti e scoprire se stessi. Ciò rende la serie maggiormente Aladdin-centrica, sacrificando purtroppo lo spazio di Alibabà e Morgiana, che ritroviamo sì cresciuti, ma senza sapere nello specifico come sia successo.
Le avventure di Aladdin nel paese di Magnostadt non sono comunque prive di mordente, e anzi, riescono a mettere in scena nuovi carismatici personaggi, nonché riflessioni e turbamenti per il piccolo Magi.
Imponente, contorta e al contempo affascinante la figura di Matal Mogamett, preside dell’accademia di magia e fervente sostenitore della superiorità assoluta dei maghi sui Goi (i normali umani privi di potere magico) domina la serie. Il suo fare fortemente discriminatorio si scontra con il buon cuore di Aladdin, che si trova a dover fare i conti con la fondatezza del dolore dell’anziano, un malessere profondo che nasce da antichi, e in parte comprensibili, rancori.

Arashi84: Si arrichisce il già vasto cast, aggiungendo personaggi e situazioni forse meno favolistiche ma più crudelmente reali. Allontanandosi dagli amici prediletti Aladdin sperimenta sulla sua pelle un mondo nuovo e delle nuove relazioni che lo porteranno a riflettere ancora una volta sulla complessità del mondo e di chi lo abita. La convivenza, la discriminazione, l’odio, l’amore e altri mille sentimenti affollano il cuore del giovane Magi, facendo crescere ancora un po’ sia lui che i suoi spettatori.
Voto: 8/10

Melany: Nuovi personaggi appaiono in questo sequel, tutti carismatici e utili ai fini della trama. Ma sono i temi affrontati che risaltano la serie facendola elevare dalle altre produzioni del genere. Si parla di ingiustizia, di politica e anche dei classici valori quali l’amicizia e la famiglia. Un’avventura magica che mi è piaciuta sia per le tematiche ben trattate che per le varie riflessioni.
Voto: 8/10

Kotaro: Una seconda stagione che abbandona le atmosfere fiabesche e avventurose della prima per farsi più cupa e introspettiva, ma non meno ricca di fascino, emozioni e buoni spunti di riflessione.

Voto: 8/10

NAGI NO ASUKARA

Serie da 26 episodi, storia originale
Finale: SÌ
Genere: Sentimentale

Opera originale autoconclusiva non nata per pubblicizzare manga o light novel preesistenti, Nagi no asukara ci propone un mondo alternativo in cui, a fianco dei canonici esseri umani “terrestri” convive un’umanità “marina”, in grado di respirare sott’acqua e vivere in un villaggio costruito sul fondo del mare, Shioshishio. I due popoli vivono in relativa armonia, sebbene non manchino tensioni sociali, date specialmente dall’impossibilità dei “mezzosangue” di soppravvivere sott’acqua, rendendoli, di fatto, abitanti della terraferma al 100%.
Protagonisti della vicenda sono cinque ragazzi, quattro di Shioshishio e uno della terraferma. Giovani studenti delle scuole medie alle prese col primo amore, foriero di sofferenza e di gioia, tra lacrime e incertezze sul futuro. Kaname ama Chisaki, che è innamorata di Hikari, a sua volta infatuato di Manaka; in mezzo a questo quartetto di amici d’infanzia s’inserisce il “terrestre” Tsugumu, che attira l’interesse di Manaka.
Sullo sfondo di questo pentagono sentimentale – a cui successivamente andranno ad aggiungersi ulteriori lati – una misteriosa leggenda sul dio del mare e la fine del mondo, nonchè le numerose difficoltà e le tensioni sociali date dai rapporti tra i due popoli, specialmente quando Akari, sorella di Hikari, si scopre in rapporti con un uomo di superficie.

Mirkosp: Mi sono avvicinato a questo titolo inizialmente per la grafica. Ci sono rimasto per ambientazione, storia e personaggi, che si evolvono a dovere nel corso dei 26 episodi. La prima metà della serie mi sembrava un po’ a forzata, con drammi anche ridicoli, ma nella seconda metà si è venuta a creare una situazione unica e particolare per fare interagire i personaggi in modi normalmente impensabili, eppure realistici e coinvolgenti; mi ha davvero piacevolmente sorpreso.
Voto: 9/10

Slanzard: Storia ambiziosa, fondali mozzafiato e una non trascurabile profondità contenutistica rendono Nagi no asukara la sorpresa dell’anno. Ma la ciliegina sono i personaggi: veri, incredibilmente autentici. Non cercano di piacere allo spettatore, bensì sbagliano, fanno errori, soffrono, si feriscono e feriscono (involontariamente) le persone a loro vicine: a volte si faranno odiare, li si vorrà prendere a sberle, altre volte si empatizzerà con loro; com’è giusto che sia, come fossero reali.
Voto: 8,5/10

Hachiko94: La P.A. Works ha fatto centro anche questa volta: grafica e sfondi stupendi, chara un po’ moe ma adatto alla storia che rappresenta. Incredibile ma vero, avrei preso a schiaffi tutti i personaggi, dal primo all’ultimo: si vengono a creare situazioni che potevano essere risolte nel giro di pochi minuti, ma i personaggi sono così tonti da non capirlo… eppure è questo che rende bello Nagi no Asukara, situazioni e personaggi verosimili che ti fanno pensare “forse anche io avrei agito così”.
Voto: 7,5/10

ReiRan->–@: La prima cosa che salta all’occhio in questo anime sono i fondali onirici, bellissimi. Consiglio la visione dell’anime non sbilanciandomi troppo in favore poiché non ho ben digerito alcune scelte narrative finali e soprattutto non ho digerito la lentezza narrativa, specie nell’ultima parte mi ha un po’ stancato “il gioco delle coppie”. Il rimpiattino tra amori non corrisposti, tra gli abissi e la terra, potrebbe venire a noia ad alcuni di voi.
Voto: 7/10

Melany: La serie è interessante per le scoperte del mondo marittimo, le differenze con la gente della terraferma, la convivenza tra le due specie e l’ambientazione suggestiva. Purtroppo si focalizza fin troppo sulle relazioni amorose, che per quanto intriganti, dopo un po’ i personaggi cominciano a scocciare coi loro drammi sentimentali, eclissando ciò che m’incuriosiva di più.
Voto: 7/10

Gordy: Graficamente superbo, i fondali sono mozzafiato, e con un’idea di base che mi piace molto: apprezzabile il confronto tra due razze e due culture così diverse, perché interessanti i possibili sviluppi, soprattutto viste le loro difficoltà nel rapportarsi. Peccato solo non sia riuscito a farmi piacere i vari personaggi, Manaka in primis, ma in generale tutti quelli femminili che ho trovato decisamente troppo lagnosi.
Voto: 7/10

Arashi84: Graficamente bellissimo, ricco di atmosfera e sentimento. La storia pone diverse questioni la cui risoluzione però non mi è sembrata esaustiva. I personaggi inizialmente attirano e intrigano, anche per i lati meno simpatici; si impara a conoscerli, apprezzarli o disprezzarli grazie ai loro pregi e difetti. Purtroppo però, la seconda parte della serie pone troppa enfasi sui sentimenti, troppe lagne e comportamenti da schiaffoni, il che non mi ha permesso di apprezzarla fino in fondo.
Voto: 6,5/10

Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all’interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Houzuki no reitetsu (serie da 13 episodi, tratta da manga, commedia, soprannaturale)
Consigliato da: Arashi84, Kotaro.
- Inari, konkon, koi iroha (serie da 10 episodi, tratta da manga, sentimentale, soprannaturale)
Consigliato da: Hachiko94, Mirkosp
- Kill la Kill (serie da 24 episodi, storia originale, combattimento, parodia)
Consigliato da: Mirkosp. Sconsigliato da: GianniGreed
- Pupipo! (serie da 15 episodi, tratta da manga, commedia, soprannaturale)
Consigliato da: Slanzard
- Samurai Flamenco (serie da 22 episodi, storia originale, parodia, supereroistico)
Consigliato da: GianniGreed. Sconsigliato da: Kotaro, Gordy
- Sekai seifuku: Bouryaku no Zvezda (serie da 12 episodi, storia originale, azione, demenziale)
Consigliato da: Mirkosp
- Sonico the Animation (serie da 12 episodi, storia originale, slice of life, musica)
Consigliato da: GianniGreed
- Space Dandy (serie da 13 episodi, storia originale, commedia, soprannaturale)
Consigliato da: Swordman, Melany, GianniGreed, Mirkosp. Sconsigliato da: Gordy, Darcia
- Toaru hikuushi e no koiuta (serie da 13 episodi, tratta da light novel, sentimentale, guerra)
Consigliato da: Slanzard, Gordy
- Wooser no sono higurashi 2 (serie da 12 episodi, storia originale, demenziale, parodia)
Consigliato da: Arashi84. Sconsigliato da: Slanzard

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Autore notizia: Redazione

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